Bozza automaticaFEMINA RIDENS
Juana Molina, Danielle Dax o Annette Peacock. La mente volta subito a queste suggestioni, quando si ascolta il debutto di Francesca Messina a.k.a. Femina Ridens. Più che altro si tratta di affinità elettive, con artiste molto diverse fra loro, ma che in comune hanno il gusto per la sperimentazione, per il gioco vocale e la ricerca sul linguaggio. La mente vola anche alle meravigliose opere di Camisasca e Sorrenti, ma qui ci si avvicina maggiormente al centro del bersaglio, per descrivere un album che è corretto ascrivere nella tradizione della musica italiana, ma che per sonorità ed approccio ha tutta la ruvidezza del più genuino indie do it yourself.
Su Rockerilla di Marzo l’intervista di Simone Bardazzi.
FEMINA RIDENS
Femina Ridens
La Fabbrica
Francesca Massina ha un lungo trascorso nell’ambito del teatro, ma anche alle sue spalle la militanza nella Materia Strana, trio fiorentino, capace di mischiare indie rock e sperimentazione. Femina Ridens è il suo debutto da solista. Oltre alla sua voce magnetica ed evocativa, Francesca Messina si confronta con tutte le chitarre e le percussioni, aiutata da Massimiliano Lo Sardo al basso e al synth. L’album ha un taglio innovativo ed originale, capace di mischiare rock italiano con avanguardia, folk e elettronica. A tratti, un sorta di inusuale incontro fra Cristina Donà, Juana Molina, Danielle Dax e le Raincoats, come nella splendida cover del classico di Alan Sorrenti Vorrei incontrati. Gli arrangiamenti, scarni, sofferti e stralunati, conferiscono alle liriche intense e dirette della Massina inedite sfumature, che rendono l’intero ALBUM AVVINCENTE E CARATTERISTICO.
Simone Bardazzi
Fino al 31/03 A Buzz Supreme riserva ai lettori di Rockerilla la possibilità di ricevere questo disco al prezzo di 7,90 euro (+ 2,60 per spese di spedizione).
Invia la tua richiesta a feminaridens@feminaridens.it
Il pagamento potrà essere effettuato tramite paypall o poste pay.
Invio prioritario o con raccomandata su richiesta con supplemento.